Alice Mandelli / Mutanti in molecole
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Ultrafilosofia: Il tuo lavoro trae ispirazione dalle svariate fonti visive che incontri, poi rielaborate in una nuova composizione inedita. Ci puoi raccontare cosa c’è in questo momento sul tuo tavolo di lavoro?
Alice Mandelli: Sul mio tavolo ci sono due cavallini illustrati da Edmund Dulac, due pavoni, un teschietto su un fondale marino e immagini di copertine di libri antichi.
U.: Nel tuo lavoro emerge uno spettro cromatico imprevedibile e molto vasto, il colore appare nella sua meraviglia. Che ruolo svolge il colore nella tua vita quotidiana?
A. M.: Il colore, per me, ha un ruolo rivoluzionario sia nella vita reale che in quella dei miei disegni. Rivoluzione e stravolgimento. Provo un senso di godimento nel vedere come l’acqua lo sciolga e lo trasformi.
U.: Osservando i tuoi disegni, ci si accorge che utilizzi tantissimi strumenti per realizzarli, potresti elencarli come se si trattasse di ingredienti di una ricetta?
A. M.: Acqua (fondamentale);
Pennarelli (anche scarichi);
Smalti per unghie Chanel;
Penne gel dei grandi magazzini cinesi.
U.: Nel tuo lavoro il dettaglio decorativo che tu estrapoli, deborda la sua funzione fino a essere irriconoscibile come tale. Cosa ti attrae delle decorazioni? Qual è il processo di selezione e di trasformazione che applichi ad esse?
A. M.: Sono attratta dalla possibilità che le decorazioni possano crescere come l’edera su un muro.
Utilizzo molte decorazioni, Art Noveau come punto di partenza perché sono quasi tutte organiche e ispirate alla natura. Da lì le faccio crescere ovunque attorno a frasi, parole o altri disegni. Come se la natura fosse protettrice di un segreto ma contemporaneamente lo evidenziasse per incorniciare la sua preziosità.
U.: Usare i testi come fossero immagini, usare immagini come fossero testi. Questa frase racconta qualcosa del tuo lavoro?
A. M.: Sì, è cominciato tutto quando ho scoperto che per i tibetani è di buon auspicio ricoprire le lettere dei loro testi sacri con foglie d’oro. Allora ho riscritto e ripassato frasi e scritti diversi per ridare loro importanza, poi li ho decorati e colorati. In questo modo sono mutati in molecole, insetti e disegni e ancora adesso rimango ad osservarne la loro trasformazione e crescita.
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