Lorenzo Bernardi - Mondiale Volley 1990
Ringrazio Lorenzo Bernardi di avere accolto la nostra domanda e siamo molto onorati averlo in qualità di ospite su Ultrafilosofia.
Lorenzo Bernardi, detto Lollo, è stato eletto dalla FIVB il miglior giocatore di pallavolo dello XX secolo.
Barbara Fontanesi, ideatrice del progetto Fuori Campo,http://www.fuoricampo.info/home.html nel numero dedicato al Lusso di Ultrafilosofia gioca a intervistare un grande campione del volley degli anni 90′.
Lorenzo è un simbolo di eccellenza sportiva nel mondo. Inizia la sua carriera da palleggiatore negli anni 80 per poi cambiare ruolo qualche anno dopo su suggerimento del coach Julio Velasco. Nel 2001, non ancora al termine della sua carriera sportiva, è stato eletto dalla FIVB “Miglior giocatore di pallavolo del XX secolo ” assieme allo statunitense Karch Kiray ed è per questo considerato come il pallavolista più forte, più tecnico, elegante, intelligente che mai si sia visto in campo, oltre che, in Italia, un’icona della cosiddetta generazione di fenomeni.
Oggi è noto al grande pubblico come allenatore del Klub Sportowy Jastrzębski Węgiel, una squadra che gareggia nella più alta categoria di competizione nazionale della Polonia.
In questa conversazione, Barbara intervista Lorenzo sul tema del Lusso – argomento che va a contestualizzarsi nella sezione La forma artistica del gesto atletico: I pensieri in movimento del progetto Fuori Campo.
Lorenzo Bernardi
Barbara Fontanesi: Lorenzo, cos’è una vita lussuosa, una vita nel lusso per te?
Lorenzo Bernardi: Cara Barbara,
la parola lusso e di conseguenza il poter vivere nel lusso è tutto e niente.
Certo il significato della parola ci porta sicuramente a pensare a ville fantastiche, gioielli, macchine di lusso, vacanze in paradisi esotici, voli privati e chi ne ha più ne metta!
Ma sinceramente io sono convinto che all’interno di ognuno di noi esista il lusso, prima di tutto vivere nel lusso, consentimi questa affermazione, è per me poter godere della salute. Inoltre, sono certo, che vivere una vita serena, una vita che ti soddisfa, poter fare qualche cosa che ti piace e che ti gratifica è sempre un grande lusso.
Personalmente al di là del discorso economico, di cui non posso assolutamente lamentarmi, penso di poter dire che fino ad ora ho potuto stare nel LUSSO per il semplice motivo che ho sempre potuto fare il “lavoro” che mi piaceva, ho potuto permettere alla mia famiglia di vivere in secondo un discreto tenore di vita……tutto questo per me è vivere nel lusso.
SENTIRSI BENE CON SE STESSI, SENTIRSI REALIZZATI!!!!!
Barbara Fontanesi
Lorenzo Bernardi : e per te, Barbara?
Barbara Fontanesi
Caro Lorenzo,
anche per me il lusso ha a che fare con il quotidiano e contrariamente a quanto succede per altri concetti, tale parola a mio parere trova nel suo contrario, l’essenza più bella.
Se per lusso intendiamo: sfarzo, ostentazione, magnificenza, esibizione, regalità è nel suo contrario che tale parola trova la sua forma più sublime. È nella semplicità, nella modestia intesa non come sottomissione o abito quotidiano ma come umiltà d’approccio verso il nostro vivere, è scorgere l’essenziale, che non di rado è definito “superfluo,” ma che ci permette di andare all’essenza delle cose e di trovare la chiave per la nostra permanenza.
In fondo, se ci pensi, è proprio l’approccio che distingue un campione da un giocatore mediocre.
Ho avuto una carriera, come desumo da tue precedenti interviste, ricca di soddisfazioni, ma nonostante questo non mi sono mai sentita arrivata, non ho mai considerato ciò che avevo ottenuto una meta raggiunta, un successo. Nella modestia, nel guardare quella palla apparentemente sempre uguale ogni giorno con gli occhi stupiti del nostro bambino interiore, mi ha permesso, in maniera inconscia di costruire le basi per una carriera speciale.
” Less is more” è un perfetto elogio di quella semplicità piena che rende il nostro quotidiano unico, caratterizzato da uno stile che fa dell’onestà materiale e dell’ integrità strutturale, il nostro Lusso.
Anime nude che rendono evidente l’equazione semplicità– uguale– bellezza.
Credere in una frase come “less is more” – il meno è il più – come amava sostenere Mies van der Rohe– significa credere in vuoti che sanno riempire di significato i pieni. E, per me, significa credere nella forza di elementi semplici capaci di riqualificare, rinnovare e riplasmare la nostra persona in modo naturale ed efficace.